Thursday, March 26, 2020

La meglio gioventù

 LA MEGLIO GIOVENTU'

La meglio gioventù è un film del 2003 , di genere drammatico,sentimentale diretto da Marco Tullio Giordana .









Il titolo della pellicola è ispirato alla omonima raccolta di poesie pubblicata nel 1954 da Pier Paolo Pasolini . Secondo Metacritic è il film più apprezzato dalla critica mondiale di tutto il 2005.

TRAMA


La meglio gioventù è una saga familiare che si dipana dall'Italia del 1966 a quella del 2003 . La pellicola narra la storia di una famiglia di Roma, i Carati, concentrandosi principalmente sulle figure dei due fratelli Matteo e Nicola . In essa vengono documentate pressochè  tutte le fasi della loro vita, dal loro viaggio nel fiore della loro giovinezza, negli anni della contestazione e della controcultura, agli anni della maturità nel 2000 .
Fra i temi centrali del film vi sono l'interazione fra la sfera personale e quella politica, l'analisi storica storica dei periodi ed il tema del bivio ( si sottolinea come anche i piccoli eventi della vita possano diventare punti di svolta per scelte più importanti nel futuro, nelle sue certezze).

Sociologia

L'ISTITUZIONALIZZAZIONE : QUANDO L'AZIONE (O RELAZIONE) SI OGGETTIVA
LA SVOLTA DELL'ISTITUZIONALIZZAZIONE:










Le relazioni sociali tendono a ripetersi secondo schemi sempre uguali , attraverso comportamenti abituali e standardizzati .
Il processo di istituzionalizzazione sta alla base di tutte le posizioni sociali stabili .

L'OGGETTIVAZIONE:


Un'azione o una relazione stabilizzata fino a questo punto , cioè completamente istituzionalizzata , è divenuta ormai un oggetto esterno all'individuo e indipendente da lui: il linguaggio ci appare come un fatto oggettivo nella società in cui viviamo .
Il processo di istituzionalizzazione giunge a compimento quando in una collettività compare il " nuovo arrivato".


LE ISTITUZIONI SOCIALI:

Un sistema di azioni si oggettiva e quindi ha valore indipendente da chi lo compie , diventano delle "istituzioni" (linguaggio , matrimonio, calendario .
Dalle relazioni sociali scaturiscono : 
1)COMPORTAMENTI ISTITUZIONALIZZATI 
2)RUOLI ISTITUZIONALIZZATI 
3)FUNZIONI ISTITUZIONALIZZATE 
4)RAPPORTI ISTITUZIONALIZZATI 
Tutti questi hanno il carattere dell'oggettività .

L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLA SOCIETA' :



L'istituzionalizzazione è quella caratteristica del comportamento umano per cui ogni agire sociale manifesta un'intima tendenza all'irrigidimento e all'oggettivazione .
Però , l'irrigidimento delle relazioni sociali in istituzioni permette alle relazioni stesse di non essere continuamente ricostruite da zero ed è quindi un fortissimo principio di economia delle risorse e di potenziamento delle possibilità individuali. 


Un comportamento , essendo stato oggettivato , esce dalla relazione a due in cui era nato e può essere trasmesso a chiunque altro come una realtà oggettiva e indipendente.
Le istituzioni sociali si pongono di fronte all'individuo come fatti innegabili , come realtà che, siano a lui gradite o meno , determinano almeno in parte la sua esistenza.

GLI EFFETTI DELL'ISTITUZIONALIZZAZIONE :I RUOLI E LE POSIZIONI 
I MODELLI DI COMPORTAMENTO :


Sono i comportamenti delle persone che rappresentano le istituzioni e ce le rendono visibili .


Le istituzioni sociali , grazie alla loro forza coercitiva , creano dei modelli di comportamento a cui gli individui difficilmente possono sottrarsi .




LA POSIZIONE SOCIALE :



A seconda del posto che ci troviamo di volta in volta a occupare all'interno della geografia delle istituzioni sociali , assumiamo comportamenti diversi , i quali , a loro volta , funzionano come altrettanti segnali della posizione sociale da noi occupata . 
La posizione sociale è chiamata anche STATUS dell'individuo .
L'istituzionalizzazione dei rapporti sociali crea delle posizioni all'interno della società , ossia dei "posti sociali" cui si collegano determinate " cose da fare".
Una posizione può essere occupata da chiunque , purchè chi la occupa risponda ad alcuni requisiti minimali .

IL RUOLO SOCIALE :


In sociologia per indicare l'insieme di queste "cose da fare" collegate a una posizione si usa il termine ruolo .(chiunque occupi una certa posizione sociale svolge un ruolo ben definito .
Spesso si usa l'espressione status-ruolo per indicare questo insieme strutturato della posizione sociale e delle sue "cose da fare".
Il nostro agire nella società non è mai puramente spontaneo o volontario , ma è sempre dettato anche dal ruolo che ricopriamo .
Quando osserviamo il comportamento degli individui nella società dobbiamo anche chiederci quale posizione occupa e quale ruolo svolge nel contesto delle forme sociali istituzionalizzate.

LA COMPLESSITA' DEI RUOLI :


Il ruolo legato a una posizione sociale è definito normalmente dalle aspettative che gli altri hanno verso chi occupa quella posizione.
L'apparenza a una società ci offre dei modelli a cui uniformare il nostro comportamento ,non delle regole fisse per ogni situazione.
Ogni giorno ricopriamo una molteplicità di ruoli intrecciati tra loro :figli , genitori , alunni ecc...










L'INFLUSSO DELLA PERSONALITA' INDIVIDUALE:
I RUOLI NON SONO MAI IMPERMEABILI ALLA PERSONALITA' DI CHI LI INTERPRETA. ( IN BASE AD ALCUNI ASPETTI IL VIGILE PUO' ESSERE PIU' O MENO DISPONIBILE)= interpretazione personale .
L'istituzione prevede un complesso di azioni e relazioni "programmate".

IL POTENZIAMENTO DELLE POSSIBILITA' :




La società è un vincolo all'azione , alla libertà , alla piena espressione dell'individuo , però allo stesso tempo l'istituzionalizzazione della società è anche ciò che consente all'individuo di agire .
Quanto più una società è strutturata , tanto più l'istituzionalizzazione costituisce in realtà un meccanismo di potenziamento delle possibilità individuali .
L'istituzionalizzazione dei rapporti sociali è insomma una condizione perchè l'individuo possa agire in modo funzionale , coordinato con gli altri e quindi efficace. 

sociologia

 IL POTERE E LA DISUGUAGLIANZA



IL FENOMENO DEL POTERE:
Nella vita sociale si ha un irrigidimento in forme stabili di comportamento e di interazione. 
Il processo di irrigidimento è chiamato ISTITUZIONALIZZAZIONE che da a sua volta vita a strutture sociali rigide quali: le istituzioni e le organizzazioni della società .
Ogni organizzazione è tale nella misura in cui istituisce diverse posizioni al proprio interno , spesso ordinate in maniera gerarchica .La gerarchia delle posizioni è basata sul POTERE .
Ogni organizzazione sociale presenta dunque al proprio interno una distinzione più o meno rigida di ruoli e posizioni e questa comporta una distribuzione differenziata del potere all'interno dell'organizzazione sociale.
Ogni tipo di organizzazione sociale è basata su una divisione dei compiti e su una precisa attribuzione di ruoli , quindi anche su una distribuzione gerarchica del potere.
Si può trarre una prima conseguenza ovvero che il potere non è affatto limitato alla sfera della politica e dello stato .
Max Weber definisce acutamente il potere di un certo soggetto nella società come la possibilità che i suoi comandi trovino obbedienza da parte di altre persone .

POTERE INFORMALE E AUTORITA'



Max Weber individua un'altra forma di potere , che egli descrive come la probabilità che un certo soggetto ha di imporre la propria volontà all'interno di una relazione e di vedere attuata questa sua volontà nonostante l'opposizione di altri soggetti .
Esiste una manifestazione più generale e informale del potere, consiste nella capacità di ottenere qualcosa contro la volontà altrui , senza necessariamente ricorrere a dei comandi espliciti . 
Le disuguaglianze nella distribuzione del potere non sono un prodotto esclusivo della società istituzionalizzata , ma hanno una radice più profonda nella natura dei rapporti umani in generale .
Il potere non è solo un fatto istituzionale e burocratico : ogni interazione tra gli uomini, anche la più libera , immediata , inattesa e casuale , è in qualche modo aperta all'instaurazione di rapporti di potere .


Ci sono le RELAZIONI DI POTERE INFORMALI e le RELAZIONI DI POTERE ISTITUZIONALIZZATE , cioè rese formali e ufficiali da un sistema di posizioni e di ruoli accettato più o meno da tutti , in sociologia si parla di AUTORITA'  (terminologia introdotta da Weber) .
L'autorità è sempre inerente a una certa posizione sociale.
Mentre il POTERE INFORMALE è un RAPPORTO DI FATTO ,cioè un raporto che vale solo nella misura in cui i protagonisti  dell'interazione lo fanno attivamente valere , l'autorità è un potere legittimo , cioè una forma di potere che viene riconosciuta come valida e accettata da tutti.












ESEMPIO:l'autorità di un arbitro è un esempio di potere legittimo, mentre il rapinatore esercita un potere personale e informale .

IL POTERE COME POTER-FARE 
Le STRUTTURE DI POTERE però , su cui si basa la società non sono soltanto STRUMENTI DI INGIUSTIZIA .
"POTERE" significa "potere su qualcuno " e " potere di fare qualcosa" .
Secondo Talcot Parsons , il potere rappresenta anche la condizione per POTER AGIRE .
Il potere ha una funzione "sana" per la società quando è uno strumento per mobilitare delle risorse in vista di un obiettivo da raggiungere.( potere "su" si trasforma in potere "di" , nel poter fare una certa cosa)
ESEMPIO:l'insegnante assume una posizione di "potere".
(IL POTERE E' UNO STRUMENTO PER MOBILITARE DELLE RISORSE IN VISTA DI UN OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE. UN'ORGANIZZAZIONE COME LA SCUOLA ,PER ESEMPIO, E' BASATA SU STRUTTURE DI POTERE ISTITUZIONALIZZATE :ALL'INSEGNANTE VIENE RICONOSCIUTA UN'AUTORITA' AFFINCHE' LA SCUOLA RAGGIUNGA LO SCOPO CHE SI PREFIGGE CIOE' FORMARE LE NUOVE GENERAZIONI IN VISTA DELL'INGRESSO NELLA SOCIETA' ADULTA E NEL MONDO DEL LAVORO .



Le strutture di potere istituzionalizzate , le posizioni di autorità , hanno spesso una funzione POSITIVA non solo per chi le occupa ma anche per chi è a esse sottoposto .
Ogni FARE comporta un impedimento al fare degli altri .
La distribuzione diversificata del potere è , potremmo dire , un "fatto " sociale , qualcosa che semplicemente c'è e non può essere eliminato, e che può assumere significati positivi o negativi , tuttavia non è possibile sospendere ogni esercizio del potere.

LA DISUGUAGLIANZA



La DISTRIBUZIONE DIFFERENZIATA DEL POTERE produce DISUGUAGLIANZA tra le persone .
Si distribuiscono in maniera ineguale oltre al potere anche le RISORSE SOCIALI , che sono tutti i diversi tipi di "ricchezza" che la società produce e mette a disposizione dei suoi membri .
In senso generale si parla di DISUGUAGLIANZA SOCIALE quando gli individui che appartengono a una certa società non hanno uguale accesso alle risorse che questa mette loro a disposizione.

La DISEGUAGLIANZA DI RICCHEZZA ECONOMICA  è una forma di diseguaglianza sociale particolarmente sentita .
Vi è poi la DISEGUAGLIANZA DI PRESTIGIO ,cioè LEGATA AL GRADO DI CONSIDERAZIONE in cui viene tenuta una certa persona o un certo gruppo sociale . 
Un quarto importante fattore di disuguaglianza è costituito infine dall'istruzione , e in generale , dalle RISORSE CULTURALI , dato che una maggiore istruzione pone chi la possiede in una posizione di privilegio rispetto a chi ne è privo .

Al giorno d'oggi , invece ,i PRINCIPALI FATTORI DI DISUGUAGLIANZA SONO LEGATI ALLA POSIZIONE OCCUPATA DA CIASCUNO NELLA VITA PROFESSIONALE .

Spesso accade che quanti si trovano in una POSIZIONE SVANTAGGIATA RELATIVAMENTE A UNA DELLE RISORSE SOCIALI occupino , una POSIZIONE DI PRIVILEGIO RISPETTO AD ALTRE . 
Il carattere molteplice e articolato della distribuzione delle risorse sociali può trasformarsi in uno strumento attraverso cui la società rende "appetibili " diverse posizioni al suo interno .

La società in cui viviamo NON HA PIU' UNA STRUTTURA SEMPLICEMENTE PIRAMIDALE: il sistema delle risorse sociali è oggi così variegato che moltissime sono le opportunità di occupare una posizione di relativo vantaggio .

LE DIFFERENZE TRA GLI INDIVIDUI
Bisogna fare attenzione alla distinzione tra il concetto di DIFFERENZA e quello di DISUGUAGLIANZA .
Esse riguardano l'individuo umano indipendentemente da qualsiasi contesto , mentre le altre valgono solo nella misura in cui l'individuo è già in relazione con altri individui .
Tra gli uomini vi sono delle DIFFERENZE NATURALI che sono INDIPENDENTI DALL'ESISTENZA O MENO DI UNA SOCIETA' e vi sono delle DISUGUAGLIANZE CHE HANNO INVECE UN'ORIGINE PRETTAMENTE SOCIALE.

La società spesso attribuisce un significato CULTURALE alle differenze naturali . Mentre le differenze tra gli individui sono di tipo naturale , e danno origine a disuguaglianze solo nella misura in cui vengono culturalmente reinterpretate , le DISEGUAGLIANZE sono sempre di origine sociale.

La DISCRIMINAZIONE RAZZIALE ,cioè l'affermazione di disuguaglianze basate sulle differenze etniche , è l'esempio più evidente di come le DIFFERENZE NATURALI possano essere RIELABORATE DALLA SOCIETA'  ìIN FORME DI DISUGUAGLIANZA SOCIALE .
ESEMPIO: L'antisemitismo , discriminazione razziale e informale  (apartheid) 












La differenza sessuale tra uomini e donne dà origine a disuguaglianze tra i due sessi . La caratterizzazione sessuale è un dato fondamentale della nostra esperienza , sia privata sia sociale . Essa è presente in ogni essere umano ed è data dalla CONIUGAZIONE DI PRECISI TRATTI BIOLOGICI E ANATOMICI CON UNA SERIE DI RUOLI E DI ASPETTATIVE SOCIALI .ESEMPIO: donna in rapporto al mondo del lavoro .
Quando si parla di "sesso" e di differenze sessuali si fa riferimento alle CARATTERISTICHE BIOLOGICHE E ANATOMICHE degli individui. 




Quando si usa il termine "genere" si indicano invece i TRATTI SOCIALI E CULTURALI che qualificano il comportamento , il vissuto e i ruoli di una persona. 
Quindi il SESSO è un dato fisico , mentre il GENERE è un dato sociale. 


Infine sono fonte di disuguaglianza anche le DIFFERENZE DI ETA'  e lo sono soprattutto in relazione ai giovani e agli anziani .
Gli anziani sono una fascia di popolazione che può far conto , nella media nazionale , su un reddito più basso , su minori contatti sociali , su uno stile di vita più modesto .
Invece per quanto riguarda i giovani , il loro caso dimostra come una condizione naturale , quale l'età anagrafica , possa di volta in volta dar luogo o non dar luogo a corrispondenti interpretazioni culturali. 

psicologia

 IL GRUPPO
INDIVIDUI E GRUPPI



Le caratteristiche per essere "gruppo"
La psicologia ha studiato i gruppi evidenziandone le caratteristiche e le dinamiche.
Il sociologo Robert Merton lo definisce come " UN INSIEME DI INDIVIDUI CHE INTERAGISCONO SECONDO DETERMINATI MODELLI , PROVANO SENTIMENTI DI APPARTENENZA AL GRUPPO , VENGONO CONSIDERATI PARTE DEL GRUPPO DAGLI ALTRI MEMBRI ".


Un gruppo sociale deve presentare delle caratteristiche: INTERAZIONE , APPARTENENZA E IDENTITA' .
E a queste altri psicologi aggiungono la condivisione di scopi comuni , di norme e di valori. 
Il gruppo sociale va distinto va distinto dal semplice AGGREGATO e dalla CATEGORIA SOCIALE .
Per analizzarli occorre osservare ed esaminare status cioè ruoli , norme reti di comunicazione , leadership.
Ad alimentare questa complessità concorre oggi il cyberspazio ,ovvero un universo virtuale in cui si costituiscono gruppi in parte simili in parte differenti da quelli generati dalle relazioni vissute nella realtà fisica.

Le dimensioni del gruppo



Il gruppo più piccolo è la DIADE (costituita da due persone ), poi c'è la TRIADE , (tre persone) .


Man mano che il gruppo si allarga le tensioni all'interno possono essere maggiormente distribuite tra i vari individui e il rischio che esso si sfaldi diminuisce . 
Quando il gruppo supera le 7 persone è più difficile una comunicazione congiunta di tutti i componenti . Più gli aderenti sono numerosi , più è facile che qualcuno assuma il RUOLO DI LEADER . 



IL SISTEMA DII STATUS E IL RUOLO ALL'INTERNO DEL GRUPPO 

Diversità di status e dinamicità del sistema

Il sistema di status si riferisce alla posizione che un individuo occupa all'interno di un gruppo e alla valutazione di quella posizione in una scala di valori. 
Gli studiosi di psicologia sociale usano vari metodi per individuare le diversità di status in un gruppo. 
L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE , per esempio , durante la quale si assiste a un'interazione fra osservatore e osservato , mette in luce che chi occupa uno status elevato tende a parlare di più interrompendo e dando ordini agli altri .
Lo status di ogni membro può essere modificato se subentra una NUOVA PERSONA all'interno del gruppo .

Costruzione del ruolo e conflitti 

Il RUOLO è l' insieme di aspettative condivise circa il modo in cui deve comportarsi una persona che occupa un certo status all'interno di un gruppo .



La suddivisione dei ruoli implica, inoltre , la DIVISIONE DEI COMPITI , facilitando il raggiungimento degli obiettivi comuni .
All'interno del gruppo , ogni membro può rivestire ruoli diversi . 
Nei gruppi possono anche insorgere CONFLITTI dovuti alle modalità attraverso le quali si distribuiscono e si relazionano i diversi ruoli .  

RISPOSTE :PAGINA 167
1)Le caratteristiche di un gruppo sociale sono:l'interazione ,l'appartenenza e l'identità .
2)La famiglia è caratterizzata da un intima associazione e cooperazione faccia a faccia e appartiene a due tipologie di gruppo ovvero il gruppo primario e il gruppo secondario .
3)I fattori che conferiscono dinamicità al sistema si status in un gruppo sono :la leadership e il cyberspazio.

LE NORME E LE RETI DI COMUNICAZIONE 

Le regole di comportamento e le loro funzioni 

Le NORME sono l'insieme delle ASPETTATIVE CONDIVISE DAL GRUPPO rispetto al modo di comportarsi in quanto appartenenti al gruppo medesimo .Esse indicano LE REGOLE DI COMPORTAMENTO .
L'individuazione delle norme serve anche a delimitare lo spazio dii LIBERTA' INDIVIDUALE all'interno del gruppo . 
Le NORME assolvono le seguenti funzioni :
1)mantenimento del gruppo 
2)raggiungimento degli obiettivi 
3)costruzione di sistemi di riferimento per l'interpretazione della realtà 
4)definizione dei rapporti con l'esterno , cioè con gruppi esterni , istituzioni e organizzazioni. 

La comunicazione nel gruppo 



La comunicazione in un gruppo è fondamentale , in quanto favorisce lo SCAMBIO e il CONSOLIDAMENTO di relazioni interpersonali .
La comunicazione può avvenire attraverso 2 diversi processi :
1)La comunicazione a ruota è centralizzata che è focalizzata sul LEADER . 
2)La comunicazione a rete è decentrata , che è diffusa tra tutti i membri .

In genere , nel primo caso le ricerche tendono a dimostrare una minore soddisfazione da parte dei comportamenti del gruppo , mentre è il contrario nel secondo.

IL POTERE E LA FIGURA DEL LEADER 





Le diverse forme di potere

Il potere è la possibilità che un individuo ha di INFLUENZARE E CONTROLLARE il comportamento altrui e si esprime in diverse forme:
1)il potere di ricompensa 
2)il potere coercitivo
3)il potere legittimo
4)il potere di esempio
5)il potere di competenza

I diversi tipi di leadership



Il LEADER è colui che esercita maggiore influenza sugli altri membri del gruppo, facilitando il raggiungimento di un obbiettivo comune .
La LEADERSHIP assolve due funzioni ben precise : quella socio emozionale , che riguarda il raggiungimento dell'armonia nella vita del gruppo ., e quella relativa al compito che consiste nell'organizzare al meglio il lavoro di gruppo . 
La leadership può essere esercitata adottando stili differenti :
1)La leadership autoritaria è caratterizzata da severità , spirito conservatore e incapacità di delega.
2)La leadership democratica è caratterizzata da capacità di delega , sensibilità al clima di gruppo e capacità di responsabilizzazione dei comportamenti. 
3)La leadership permissiva è caratterizzata dall'abdicazione del leader al proprio ruolo .

La leadership , dunque , comporta per chi la esercita COSTI E BENEFICI , E HA UNA FUNZIONE VITALE PER REGOLARE LA VITA DEL GRUPPO STESSO.

RISPOSTE : PAGINA 169
1)L'individualizzazione delle norme serve anche a delimitare lo spazio di libertà individuale all'interno del gruppo , il limite , cioè , oltre il quale la diversità di un comportamento può sfociare in devianza.
2)I Processi comunicativi all'interno di un gruppo sono :la comunicazione a ruota e la comunicazione a rete .
3) Il leader in un gruppo facilita il raggiungimento di un obiettivo comune. la leadership assolve due funzioni ben precise : quella socio emozionale  e quella relativa al compito.
4)I limiti di una leadership permissiva sono :l'abdicazione del leader al proprio ruolo che può produrre malumore tra i componenti del gruppo , mentre i vantaggi sono che può avere come effetto comportamenti individuali più improntati all'espressività e creatività personale.

LA COESIONE E LA MENTALITA' DI GRUPPO 

La funzione della coesione...
La coesione è LA TENDENZA DEL GRUPPO A SOPRAVVIVERE , mantenendo la sua composizione interna , attraverso il legame che unisce ogni membro e porta al sacrificio degli interessi individuali per favorire quelli collettivi .
...e la sua misurazione
E' stato messo a punto un metodo per misurare il grado di coesione di un gruppo e l'eventuale formazione di sottogruppi. 
Questo metodo è stato introdotto nel 194 da Jacob Levy Moreno e prende il nome di SOCIOMETRIA,


 i quali risultati sono raccolti e rappresentati in un SOCIOGRAMMA.






Gli effetti della mentalità di gruppo
La mentalità di gruppo tende a distorcere i processi decisionali, poichè fa in modo che vengano prese in considerazione poche alternative.
Leon Festinger sostiene che una volta entrati a far parte del gruppo , bisogna rispettarne le regole interne per continuare ad appartenervi.


Secondo la TEORIA DELL'IMPATTO SOCIALE  formulata da Bibb Latanè , più il gruppo è ampio , forte e vicino dal punto di vista spaziale e temporale , più è possibile influenzare il deviante .
L'ampiezza del gruppo può dar vita a un fenomeno detto INERZIA SOCIALE: quando si è in tanti a svolgere un compito , alcuni tendono a defilarsi da impegno e responsabilità .



L'IDENTITA' SOCIALE NELLA TEORIA DI TAJFEL 




I modi di comportamento all'interno del gruppo 
Nella sua teoria dell'identità sociale , Henri Tajfel  analizza le relazioni tra i gruppi sociali collocandole su un continuum ai cui poli estremi rispettivamente si collocano : il comportamento interindividuale , caratterizzato dalle caratteristiche personali , e il comportamento intergruppo , caratterizzato da categorie sociali o gruppi . 
Nelle relazioni  , quanto più una persona si pone in termini in termini di COMPORTAMENTO INTERGRUPPO , tanto più sente di agire come membro di un gruppo ben definito .
In questo caso , vi è la tendenza a minimizzare le diversità tra i membri del proprio gruppo , cioè il GRUPPO INTERNO e a massimizzare LA CONTRAPPOSIZIONE E LE DIVERSITA' CON I COMPONENTI DEL GRUPPO ESTERNO .

Autostima e senso di appartenenza al gruppo
Il livello di autostima di un individuo è quindi conseguenza del valore attribuito al gruppo a cui sente di appartenere .
Secondo lo studioso , infatti , l'identità sociale di un individuo ha origine dal suo senso di appartenenza a uno o più gruppi sociali .
Se l'appartenenza arrecherà soddisfazione e autostima a ogni individuo , questi cercherà di rimanere membro di un gruppo , se invece un gruppo non migliora l'autostima di un individuo , questi tenderà ad abbandonarlo .

Il confronto tra gruppi e la competitività
Rimanere in un gruppo implica la relazione e il CONFRONTO con altri gruppi per rielaborare i propri sistemi di riferimento , per rinforzare il senso di soddisfazione e migliorare gli aspetti chi aspetti che connotano la propria identità .
Il bisogno di un'identità sociale positiva sviluppa COMPETITIVITA' , cioè ogni gruppo cerca di evidenziare la propria superiorità e ciò non per ragioni materiali , ma per ricavare una maggiore gratificazione dal proprio senso di appartenenza .
La percezione si similarità di competenze e atteggiamenti , la percezione di differenza di status e la percezione di differenza instabile , sono i fattori che rendono un gruppo esterno un referente importante per il confronto. 

I GRUPPI NEL CYBERSPAZIO 



I gruppi virtuali sono costituiti da persone che interagiscono mediante reti telematiche o di telefonia sulla base di un interesse comune o di un medesimo approccio alla vita di relazione .
Queste prendono forma di COMUNITA' VIRTUALI .

Caratteristiche dei gruppi virtuali 



Vi sono alcuni aspetti distintivi legati in particolare modo al LINGUAGGIO  e all'IDENTITA' . 
A volte non si riesce a cogliere la valenza emotiva del messaggio e per questo si fa uso di EMOTICON . 
Però la velocità di comunicazione richiesta dalle piattaforme , per esempio la chat stimola l'uso di espressioni semplificate. 


VERIFICA: PAGINA 176
1)C=le persone interagiscono tra loro , sentendo di appartenere al gruppo , sono identificabili dall'esterno e da ciascun membro come parte di quel gruppo.
2)B= alla posizione che ciascun membro occupa nel gruppo e alla valutazione di quella posizione secondo una certa scala di valori .
DEFINISCI I SEGUENTI CONCETTI 
LEADER=il leader è colui che esercita maggiore influenza sugli altri membri del gruppo , facilitando il raggiungimento di un obiettivo comune.
INERZIA SOCIALE=quando si è in tanti a svolgere un compito , alcuni tendono a defilarsi da impegno e responsabilità .
COMPORTAMENTO INDIVIDUALE/COMPORTAMENTO INTERGRUPPO=caratterizzati rispettivamente dal fatto che le persone entrano in relazione e si confrontano sulla base delle caratteristiche personali , mentre l'altro è caratterizzato dal fatto che le persone entrano in relazione in relazione in quanto appartenenti a determinate categorie sociali .
3)
primo riquadro: gruppo di appartenenza ,status oggettivo 
secondo riquadro :gruppo di riferimento ,status soggettivo
terzo riquadro :gruppo esterno