Thursday, March 26, 2020

Psicologia

Carl Gustav Jung: la psicologia analitica


Una visione finalistica:

Le differenze tra Freud e Carl Gustav Jung sono profonde. L’ambiente religioso in cui è cresciuto Jung, che è il figlio di un pastore protestante, ha esercitato un notevole influsso sulle sue teorie, che utilizzano contributi tratti dalle religioni e filosofie orientali, dalla mitologia e dall’esoterismo. 
L’obiettivo dell’analisi junghiana non è, come per Freud, far riemergere i contenuti rimossi per porli sotto il controllo dell’io, bensì aiutare l’individuo nel suo percorso di realizzazione di sé, che è l’obiettivo della sua esistenza. La concezione junghiana vede lo sviluppo individuale intersecarsi con quello dell’umanità, ogni individuo contiene infatti in sé le tracce delle esperienze passate degli esseri umani, tracce che sono parte del suo inconscio. Lo sviluppo individuale avviene allora in modo completo se contempla un percorso nella profondità della psiche, alla ricerca dei contenuti inconsci dell’individuo e della collettività.

L’inconscio collettivo e gli archetipi:

L’inconscio junghiano non si esaurisce nell’inconscio individuale, deposito dei contenuti rimossi ma, contempla un inconscio collettivo, che contiene le tracce del passato umano. Nell’inconscio collettivo sono presenti gli archetipi, immagini primordiali universali. Jung individua, la madre, la nascita, l’eroe, il fanciullo, il vecchio, l’animale. Gli archetipi, presenti nell’esperienza passata dell’umanità, sono presenti anche in ciascuno di noi poiché parte dell’inconscio collettivo. Essi acquistano contenuto nelle esperienze che facciamo nella vita quotidiana.




No comments:

Post a Comment